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Il settore wedding sta affrontando un momento delicatissimo e complessissimo al pari di tanti altri, ed è per questo che occorre fare il punto della situazione sul periodo che ha quasi messo in in ginocchio.
Purtroppo i wedding planner e tutti gli operatori non hanno la fera di cristallo per garantire ai loro clienti che tutto andrà alla perfezione. Si trovano quotidianamente ad affrontare modifiche sulla fattibilità degli eventi e cambi repentini delle normative, che non gli permettono di poter erogare al meglio il loro servizio.
Ogni giorno ricevono domande di sposi che chiedono un consiglio o un confronto nel tentativo di trovare una soluzione che al momento pare non esista. Ciò che si può fare però, è andare avanti con la consapevolezza che stiamo vivendo un periodo eccezionale, un momento epocale come quelli che leggiamo sui libri di storia, solo che questa volta ci siamo noi in mezzo, a dover gestire e in alcuni casi subire i risvolti potenzialmente tragici di una situazione di cui nessuno ha colpa.
Dobbiamo capire che sposarsi nel 2021, pensando di poter organizzare un matrimonio come si è sempre fatto fino al 2019, è molto probabilmente un’utopia, nonostante la flessibilità e lo spirito di adattamento che è richiesta a wedding planner, catering, location, fotografi, make up artist ecc.. Purtroppo tutti quelli che avevano organizzato il loro evento per il 2020 si sono trovati in mezzo a questo terremoto, e hanno potuto solo spostare tutto (nella maggior parte dei casi) con velocità e possibilità di scelta.
Ma ora, nel 2021, il rischio c’è ancora. La pandemia in corso non accenna ad arrestarsi e quindi c’è da valutare bene tutto ciò che potrà essere: i matrimoni del 2021 si potranno spostare con meno facilità rispetto a quello che è successo nel 2020. Spostare significherebbe rimandare al 2022 perché le date, i ristoranti e le location per il 2021 sono praticamente in overbooking.
Una stagione saltata per la maggior parte degli operatori ha significato un anno senza introiti, e se dovesse nuovamente succedere, ciò significherebbe chiudere attività che in alcuni casi hanno decine di dipendenti. Ciò che tutti possiamo fare adesso però, è impegnarci per migliorare le attuali condizioni, ovvero: magari pensare ad una riduzione degli invitati; accettare le regole sul distanziamento, sull’utilizzo della mascherina e scegliere tavoli tondi; inviare agli invitati, nei giorni precedenti al lieto evento, un file digitale in cui si ricorda le norme da rispettare (mascherina, distanziamento, sanificazione delle mani ecc) e provvedere a far trovare sul posto mascherine e gel di riserva.
Pianificare un matrimonio richiede un grande sforzo, anche e soprattutto emotivo, e l’anno appena trascorso ha stressato parecchio la nostra emotività. Ma teniamo duro, passerà questo assurdo momento prima o poi.